ESCP Business School presenta il Digital Engagement Report 2021: Industria 4.0 e 5G nell’agenda dei leader europei, ma il digitale non è ancora una priorità

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Dall’informatica quantistica alla robotica, dall’educazione digitale al cloud computing, le tecnologie del futuro faticano ancora ad entrare nell’agenda delle priorità dei capi di Stato e di governo europei, maggiormente focalizzati su Industria 4.0 e 5G. È quanto rilevato dal Digital Engagement Report 2021, pubblicato oggi dall'European Centre for Digital Competitiveness di ESCP Business School, con l’obiettivo di evidenziare il ruolo dei leader politici nella trasformazione digitale dei loro Paesi, nonché indagare su quali temi di digitalizzazione sono impegnati.

Il nuovo rapporto fornisce un'analisi approfondita delle aree di interesse tecnologico e digitale di tutte le 27 nazioni europee e si basa su una varietà di informazioni pubblicamente accessibili, dalle comunicazioni ufficiali agli account Twitter personali e istituzionali dei governanti.

Il 2020 è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente crisi economica e sociale che ne è derivata. Nonostante una spinta forzata alla digitalizzazione in risposta al confinamento fisico sperimentato in tutto il mondo, le priorità digitali dei capi di Stato e di governo europei sono cambiate solo leggermente in reazione alla pandemia. Rispetto alla precedente analisi del 2019, argomenti come l'e-government e l'educazione digitale - strumenti fondamentali per fronteggiare la situazione critica - hanno ricevuto uno scarso interesse, mentre è stato posto un maggior accento sulle infrastrutture digitali come l'industria 4.0 e 5G.

Questa attenzione si riflette nel “digital engagement” complessivo dei leader europei, che hanno citato il 5G in 103 attività pubbliche e l’industria 4.0 in 64 attività. Nel corso dell’anno preso in esame, si è parlato anche di cybersecurity, e-government, imprenditorialità, con accenni a intelligenza artificiale, educazione digitale e mobilità intelligente.  Tuttavia, l’analisi mostra che altre importanti tecnologie del futuro, come l'informatica quantistica e la robotica, hanno ricevuto una scarsa considerazione con, rispettivamente, solo 9 e 4 menzioni dalla maggior parte dei leader europei.

Il report mostra inoltre come i capi di stato e di governo europei affrontino la digitalizzazione in modo nettamente diverso: nel 2020, Estonia, Germania, Francia, Grecia e Croazia sono stati i Paesi più impegnati su questo fronte, a differenza di Slovenia, Bulgaria, Slovacchia, Lituania e Ungheria, tra i meno attivi. L'estone Jüri Ratas, ad esempio, è stato coinvolto sui temi digitali oltre sei volte di più rispetto allo slovacco Igor Matovič, alla lituana Ingrida Šimonytė o all'ungherese Viktor Orbán.

“Le tecnologie future devono diventare una priorità in tutta Europa”

"Sebbene la pandemia di Covid-19 abbia fortemente accelerato la trasformazione digitale nell'ultimo anno, importanti tecnologie future non sono ancora una priorità in Europa - afferma il professor Philip Meissner dall'European Centre for Digital Competitiveness di ESCP Business School - Questa situazione deve cambiare perché la ricchezza dell'Europa di domani sarà determinata dalla sua competitività nelle tecnologie del futuro. Se pensiamo all’ingegneria che si nasconde dentro a un semplice microchip, ad esempio, vediamo già oggi quali significativi effetti negativi può avere la mancanza di tali capacità e conoscenze. Abbiamo un urgente bisogno di investimenti su larga scala nelle tecnologie digitali del futuro come l'informatica quantistica e la robotica”.

Riflettori puntati sull'infrastruttura digitale

Nell'ultimo anno, i riflettori sono stati puntati in particolare su industria 4.0 e 5G, nuovi termini che hanno trovato spazio e hanno saputo imporsi nel dibattito mediatico anche grazie all’impegno su questi due fronti dei leader delle due maggiori economie europee, Angela Merkel ed Emmanuel Macron. Anche l’Italia, attraverso il coinvolgimento di Giuseppe Conte, ha dato il proprio contributo sul tema della digitalizzazione: le priorità principali dell’ex primo ministro sono state l'e-government e il 5G, ma anche intelligenza artificiale, industria 4.0 e mobilità.

“Più spazio a imprenditorialità ed educazione digitale”

"L'ultimo anno ha dimostrato che le tecnologie digitali del futuro sono fattori chiave per risolvere i nostri problemi più urgenti come affrontare le pandemie, preservare la nostra sovranità digitale e affrontare il cambiamento climatico", afferma il dott. Christian Poensgen dello European Center for Digital Competitiveness di ESCP Business School.

Informazioni sul Digital Engagement Report 2021

Il Digital Engagement Report si basa sul Digital Engagement Index che tiene traccia di tutte le interazioni dei capi di stato e di governo sul tema della digitalizzazione nell'anno 2020. L'indice è composto da una serie di informazioni pubblicamente accessibili fornite da governi, comunicati stampa e account personali su Twitter. Questi dati relativi al coinvolgimento digitale sono classificati in base al tipo di interazione (conferenze, incontri del settore privato, incontri politici e conferenze stampa) e al tema trattato (industria 4.0, 5G, cybersecurity, e-government, imprenditorialità, intelligenza artificiale, educazione digitale, mobilità, cloud computing, informatica quantistica e robotica).

Una sintesi del Digital Engagement Report, nonché profili dettagliati di ogni capo di stato o di governo europeo, è disponibile, in inglese, all'indirizzo

www.digital-competitiveness.eu/digitalengagement