Valore generato dal Sistema di Accreditamento Master ASFOR e dai Master Accreditati, edizione 2017

Valore generato dal Sistema di Accreditamento Master ASFOR e dai Master Accreditati, edizione 2017

A cura di

Manuela Brusoni, consigliere ASFOR e presidente Commissione di Accreditamento
Niccolò Cusumano,
ricercatore ASFOR

 

pdf report di sintesi

pdf slides presentate nell'International Annual Conference ASFOR (Milano, 14 dicembre 2017)


 

 

Il tema del valore della management education e del ruolo degli accreditamenti è molto dibattuto a livello internazionale. ASFOR, da sempre antenna dei trend nazionali e internazionali - ASFOR è affiliate member di European Association for Quality Assurance in Higher Education (ENQA) - e luogo di confronto, a distanza di tre anni ha ripetuto l’indagine sul valore generato dai master accreditati. Sono stati inviati dei questionari online agli Alumni italiani e stranieri delle edizioni dei master accreditati ASFOR svoltesi tra il 2014 e il 2016: circa 4.300 persone per quasi 40 programmi. Sono state raccolte circa 700 risposte (il 16% della popolazione), che consentono a ASFOR di fornire una fotografia rappresentativa della realtà.

Prima di illustrare i risultati della survey vale la pena sottolineare alcune caratteristiche dei partecipanti ai master. Nel periodo considerato (2014-2016) il 38% dei partecipanti è costituito da donne, in aumento di due punti percentuali rispetto al periodo 2004-2013. Sebbene, quindi, sempre più donne si iscrivano ai master accreditati è necessario un ulteriore sforzo per raggiungere la gender balance.

Il secondo punto di attenzione è il background accademico: economia e ingegneria rappresentano il 56% delle lauree di provenienza degli Alumni, a testimonianza dell’attrattività dei master accreditati ASFOR. Come si discuterà meglio in seguito il tipo di provenienza, sia scientifica sia umanistica, non influisce sul percorso di apprendimento e sulla capacità dei partecipanti, ad esempio, di migliorare la propria situazione economica e lavorativa. Questo è un risultato significativo per coloro che entrano nel mercato del lavoro e che vengono considerati dai futuri datori di lavoro proprio in virtù del master frequentato e non tanto per il percorso precedente.

La survey è stata strutturata in due parti.
La prima mirava a valutare i cambiamenti incorsi nella posizione, tipologia di contratto, settore, funzione e retribuzione, prima e dopo aver frequentato il master.
La seconda parte verteva sulle aspettative e il grado di soddisfazione.
I risultati consentono diverse considerazioni, in primo luogo il cambiamento nella condizione lavorativa: il 40% degli Alumni ha riportato un miglioramento nella propria posizione (ad esempio da quadro a manager, oppure da non occupato a occupato) e il 45% un miglioramento nella propria fascia di remunerazione.
Particolarmente rilevante è il fatto che il 95% delle persone che non aveva un impiego, o studiava, in seguito alla partecipazione al master abbia trovato un lavoro.
Un tema di attualità riguarda, senza dubbio, la qualità dei posti di lavoro. Il 61% dei rispondenti afferma di avere un contratto a tempo indeterminato (mentre era solo il 47% ad averlo prima di avere frequentato il master). Tra gli under 35 la quota di coloro in possesso di un contratto a tempo indeterminato è infatti del 51%.

Si è accennato prima alla partecipazione femminile ai programmi. Per quel che concerne gli outcome, dal punto di vista occupazionale il genere non influenza la probabilità di trovare un lavoro. Da un punto di vista retributivo si osserva invece come negli scaglioni retributivi di ingresso (fino a 40.000 euro annui) vi sia parità uomo-donna, anzi con le donne che riescono in misura maggiore a migliorare la propria remunerazione rispetto ai colleghi maschi. Tuttavia, per cifre di valore superiore, permane un pay-gap, che aumenta al crescere della remunerazione.
Un ulteriore punto da sottolineare è come il 95% di coloro che frequentano un master scelgano di restare a vivere e lavorare nel nostro paese. Anche la maggioranza dei rispondenti di origine straniera (il 68%) dopo aver frequentato un master accreditato si ferma in Italia. Questo indicatore ancora una volta testimonia la capacità dei master accreditati ASFOR di offrire delle prospettive di carriera interessanti in Italia, in imprese che operano in mercati globali, per chi lo frequenta e frena la fuga dei cervelli. Questo risultato è dovuto a un miglior allineamento tra competenze acquisite e richieste dal mercato del lavoro che consente di cogliere le opportunità presenti.
Ma quali sono le aspettative prima di intraprendere un master? Si è chiesto agli Alumni di indicare le tre principali aspettative che hanno motivato l’iscrizione al Master. I risultati, in linea con la precedente rilevazione, denotano al primo posto il desiderio di accrescere le proprie competenze. Questa componente trascina con sé il desiderio di accelerare il percorso di carriera e trovare/cambiare lavoro. Gli stessi partecipanti vogliono investire sul proprio patrimonio di competenze e poi utilizzarlo sul piano lavorativo, denotando un atteggiamento fortemente pragmatico e costruttivo. C’è invece ancora poca richiesta/attesa/comprensione che un percorso di questo tipo possa aiutare a sviluppare una propria attività imprenditoriale.

Fig1

Fonte: ASFOR Indagine 2014-2017 “Valore creato dal Processo di Accreditamento Master ASFOR e dai Master Accreditati”

Infine i livelli di soddisfazione degli ex partecipanti si confermano molto alti: il 77% si dichiara soddisfatto dal master, l’82% afferma che il master è stato in grado di rispondere alle aspettative indicate e oltre il 70% raccomanderebbe il master a conoscenti e amici.

Fig2

Fonte: ASFOR Indagine 2014-2017 “Valore creato dal Processo di Accreditamento Master ASFOR e dai Master Accreditati”